71° CONGRESSO NAZIONALE LIONS RIMINI 2023

19-21 Maggio

Benvenuti a Rimini

Da oltre 160 anni, Rimini è nelle foto e nei sogni di generazioni di vacanzieri. Il segreto del suo successo sono da sempre la cordialità, l’ospitalità dei luoghi e dei suoi abitanti e un territorio famoso per i suoi infiniti km di spiaggia, 230 colorati stabilimenti balneari, oltre 1000 alberghi e parchi divertimento, ma anche per i suoi 2000 anni di storia e un piccolo scrigno d`arte. Qui il mare è un modo di vivere, è la scenografia dei film di Fellini, è il mito del divertimento estivo che si rinnova ogni giorno, è la magia delle brume d’inverno. Ma prima di tutto questo, Rimini è stata una città ambita e contesa, capitale di una signoria, quella dei Malatesta, crocevia di culture di cui conserva antiche e preziose testimonianze. I suoi tesori d’arte contemplano capolavori unici che vanno dal periodo romano a quello rinascimentale. Un luogo da conoscere seguendo le tracce imponenti e suggestive lasciate da venti secoli di storia.

Rimini, una città per tutti i desideri

Rimini è una città dai mille volti e sfaccettature, con una energia coinvolgente e capace di affascinare in ogni stagione, grazie alla sua offerta vasta e differenziata che spazia dall’arte e dalla cultura al relax, al benessere, alla gastronomia, dall’intrattenimento dei suoi mille eventi alle bellezze naturalistiche del suo entroterra. Visitare Rimini è un viaggio attraverso le epoche storiche che dall’età romana conducono al presente, testimoniate da siti archeologici e monumenti che impegnativi restauri e coraggiose opere di riqualificazione urbana, hanno riportato al loro antico splendore.

Passeggiando in centro non è difficile scoprire l’antica città romana di cui il centro storico ricalca ancora fedelmente la pianta quadrangolare, delimitata dalle monumentali strutture dell’Arco di Trionfo dedicato a Cesare Augusto, del ponte di Tiberio (I sec. d.C.), di Porta Montanara (I sec. a.C.) e costellata di angoli suggestivi, come l’anfiteatro o la Domus del Chirurgo. E accanto alla Rimini romana vive la Rimini medievale e rinascimentale che sotto la guida dei Malatesta ospitò i più grandi protagonisti dell’arte del loro tempo immortali come la loro opera il cui fulgido esempio si può ammirare nel Tempio Malatestiano. Gli splendori dell’età barocca rivivono nelle opere del Cagnacci o del Centino che fanno superba mostra di sé nelle sale del Museo della Città, o quelle dell’arte contemporanea nella Collezione Fondazione San Patrignano esposta al nuovissimo PART.

Ogni epoca ha lasciato tracce memorabili che neppure i quattrocento bombardamenti della seconda guerra mondiale sono riusciti a cancellare e che rendono Rimini un microcosmo pulsante di storia e creatività che dall’antichità conduce ai secoli più vicini e alle meraviglie moderne, come lo splendido Teatro Amintore Galli, opera dell’architetto italiano Luigi Poletti, inaugurato da Giuseppe Verdi nel 1857 e di recente ricostruzione com’era e dov’era, dopo essere stato quasi completamente distrutto dalla guerra, o il monumentale Grand Hotel icona del Novecento riminese e protagonista della sua storia balneare. Rimini, infatti, è una delle più note località turistiche del Bel Paese, con i suoi chilometri di spiagge attrezzate, da godersi in tutte le sue molteplici forme; meta, nell’ultimo secolo, di milioni di villeggianti. Negli ultimi anni tutta la zona mare è stata oggetto di una colossale opera di restyling che ha trasformato il litorale, da Marina centro fino a Torre Pedrera, nel Parco del Mare.

Un capitolo tutto suo lo merita la Rimini Felliniana, perché qui il maestro del cinema, Federico Fellini, è nato e ha trascorso l’infanzia e la prima giovinezza. E anche se nessuna scena dei suoi film è mai stata girata a Rimini, di Rimini e del suo ricordo è intessuta gran parte della sua opera, segno che questa città e la sua gente hanno segnato nel profondo la sua visione delle cose e del mondo. Basti pensare ad Amarcord, uno dei film più noti e premiati, nostalgica rievocazione dell’infanzia del regista coi suoi luoghi mitologici, i personaggi surreali e le situazioni tragiche e comiche allo stesso tempo.

A Fellini e alla sua opera è stato dedicato un museo diffuso su tre spazi: Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta in cui emozioni e spettacolo, ricerca e sperimentazione si misurano in un dialogo continuo tra innovazione e tradizione. Il Fellini Museum riunisce in un unicum concettale e spaziale luoghi del cuore cittadino, dando vita a un percorso che rende il visitatore protagonista di una esperienza immersiva, in un ‘dialogo’ senza soluzione di continuità tra spazi interni ed esterni in cui la creatività e l’immaginazione danzano insieme. Nelle sedici sale del castello malatestiano, la rocca malatestiana del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi, il visitatore può scoprire spezzoni di film, documentari, immagini suggestive e scatti dei più grandi fotografi e, ancora, ammirare abiti sontuosi e oggetti dei set.

Il Palazzo del Fulgor, un edificio di origine settecentesca, dove a piano terra ha sede il Fulgor, il leggendario cinema immortalato in Amarcord e ora riallestito con le scenografie progettate dal tre volte Premio Oscar Dante Ferretti, è un luogo deputato all’informazione, allo studio e alla ricerca, regno di un vasto repertorio di disegni, lettere e testimonianze che compongono il Fondo Federico Fellini del Comune di Rimini. Ad accogliere i visitatori in piazza San Martino, all’ingresso del Palazzo del Fulgor c’è la grande scultura che raffigura la rinocerontessa, “Rina” come è stata ribattezzata, protagonista di alcune delle scene più suggestive del film “E la nave va”, oggi simbolo dell’intero polo museale. A unire i due edifici, piazza Malatesta, una grande area urbana, con spazi verdi, arene per spettacoli, installazioni artistiche e un immenso velo d’acqua nel quale si specchia la maestosa torre principale del castello e che rievoca l’antico fossato. Come una grande piazza dei sogni, Piazza Malatesta comprende anche il Teatro Galli e il PART – Palazzi dell’Arte Rimini, centro d’arte contemporanea.

Il PART si colloca all’interno del complesso medievale costituito dal duecentesco Palazzo dell’Arengo e dal trecentesco Palazzo del Podestà, entrambi affacciati su piazza Cavour. Entrando al PART, il visitatore intraprende un viaggio che non conosce epoche e confini e si sviluppa attraverso opere che sono state donate alla Fondazione San Patrignano e che affrontano temi chiave per la Comunità, come l’emarginazione, il disagio sociale, l’accoglienza, la rinascita, frutto dell’impegno di Letizia Moratti e suo marito Gian Marco per immaginare un'eredità da lasciare alla Comunità.

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