Grand Hotel Rimini

“Delitti, rapimenti, notti di folle amore, ricatti, suicidi, il giardino dei supplizi, la dea Kalì: tutto avveniva al Grand Hotel. Le sere d'estate diventava Istanbul, Bagdad, Hollywood. Sulle terrazze, protette da cortine di fittissime piante s’intravvedevano nude schiene di donne che sembravano d'oro, allacciate da braccia maschili in smoking bianco, un venticello profumato ci portava a tratti musichette sincopate, languide da svenire.”

(Federico Fellini)

 

Il Grand Hotel Rimini è stato inaugurato il 1° Luglio 1908 e poco meno di cento anni dopo la sua costruzione l'intero edificio fu dichiarato monumento nazionale e posto sotto la protezione della Sovrintendenza delle Belle Arti italiana. Il suo fiabesco stile liberty porta l’autografo dell’architetto sudamericano Paolito Somazzi. L’elegante struttura si compone di 168 camere, di cui 15 suite, distribuite tra la parte centrale e la residenza “Parco Fellini”, una piscina immersa nel verde del parco centenario, la spiaggia privata e ben due centri benessere: uno in hotel e l’altro in spiaggia.

 

La storia di questo edificio non manca di leggende e avvenimenti entrati ormai nel quotidiano del luogo che lo ospita, Rimini. Nei primi anni Venti un incendio devastante distrusse le cupole che sormontavano il tetto e che non vennero più ricostruite durante il rifacimento dell’edificio. Negli anni settanta Federico Fellini, regista di fama mondiale, lo scelse come location per alcune delle sue più famose opere cinematografiche. Amarcord in particolare immortalò per sempre la struttura alberghiera, facendola diventare uno dei simboli distintivi della cittadina romagnola.

 

La realizzazione di un’opera così importante e prestigiosa collocò Rimini tra le località più ambite dal turismo nazionale ed internazionale: feste, eventi, mostre d’arte grandi balli e manifestazioni di ogni tipo si stagliarono in un contesto sempre più fervente e originale che regalò alla cittadina romagnola il titolo di patria del divertimento di classe e dello svago a trecentosessanta gradi.

 

Il Grand Hotel ha vissuto al ritmo della storia d’Italia, restando sempre nell’immaginario dei sogni dei tanti turisti che passarono tra le sue stanze, grazie anche alla sua nivea imponenza. E Rimini, “l’Ostenda d’Italia”, divenne presto conosciuta per la qualità delle sue cure termali che attiravano una folta clientela dell’aristocrazia mitteleuropea. Centro delle cure talassoterapiche dell’epoca era il famoso Kursaal, edificato nel 1873, andato distrutto nel 1948.

 

Da dicembre 2007 il Grand Hotel Rimini è entrato a far parte del prestigioso gruppo Select Hotels Collection della Famiglia Batani, insieme al Palace, il lussuoso hotel a cinque stelle di Milano Marittima, e ad altri otto alberghi collocati lungo la riviera romagnola e in collina.

 

Oggi, il Grand Hotel è un’importante realtà economica che fornisce lavoro a più di settanta famiglie e che può contare su una conduzione che ha inteso l’acquisto dell’albergo come un investimento di risorse ed energia a lungo termine, proprio in virtù di quella forte passione e di tutta quella storia resa celebre dal grande regista italiano Federico Fellini.